In un momento in cui la transizione energetica è riconosciuta come
una priorità nazionale ed europea, Gualdo Tadino sceglie di innovare,
affidando al pubblico un ruolo centrale nella realizzazione di una Comunità
Energetica Rinnovabile (CER). Con l’approvazione di statuto e
regolamento e il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, il Comune ha
avviato un percorso che punta a conciliare sostenibilità ambientale, contrasto
alla povertà energetica e rilancio del territorio.

«Abbiamo fatto una scelta in cui crediamo molto: mettere il Comune al centro
del progetto», sottolinea il sindaco Massimiliano Presciutti. «Vogliamo
produrre energia pulita, creare benefici concreti per cittadini e imprese e
affrontare con decisione il problema della povertà energetica».

A differenza di molte realtà dove le CER nascono per iniziativa privata o mista,
quella di Gualdo Tadino si fonda su un principio chiaro: il bene comune
come priorità. Una CER pubblica, aperta, senza fini di lucro, nella quale il Comune stesso è il promotore e il primo prosumatore. Un modello che valorizza il patrimonio pubblico, ne ottimizza l’uso e rende i cittadini protagonisti della transizione energetica.